Le scale per improvvisare musica : i modi maggiori e minori
Le scale usate nell’improvvisazione sono relative allo stile del brano. In un brano blues le scale maggiormente usate per improvvisare sono, oltre alla scala blues, anche quella pentatonica e misolidia; mentre nel jazz praticamente si usano decine di scale come ad esempio quella diminuita, esatonale, superlocria oltre a quella maggiore, minore… In queste pagine vi presento le scale più usate che riassumo in:
- Scala maggiore
- Minore armonica, naturale e melodica
- Scale blues
- Scala diminuita, esatonale e superlocria
- Il modo dorico, frigio, lidio, misolidio, eolio e locrio
Ricordo che il modo ionico in realtà corrisponde alla scala maggiore e quello eolio alla scala minore naturale del VI grado.
Scale e modi per improvvisare
I modi sono delle scale usate nell’antichità e che rappresentano i predecessori del sistema tonale, basato invece sulle scale maggiori e minori. Essi risalgono addirittura all’antica Grecia e hanno avuto un grande uso durante tutto il Medioevo, in particolare con i canti Gregoriani. Sistemi musicali modali sono presenti anche in altri paese e continenti.
Durante il ventesimo secolo, sono stati ripresi,in particolare da Miles Davis, per creare nuove sonorità nella musica Jazz. “Kind of Blue” è il suo capolavoro con cui rilancia il sistema modale come alternativa a quello tonale, ormai svalutato. Miles deve ringraziare, comunque, artisti del calibro di Bill Evans e John Coltrane con cui registrò nel 1959 quello che è ancora adesso, il più famoso e venduto album jazz della storia.
In questa sezione dedicata ai modi presento il:
- Modo dorico
- Frigio
- Lidio
- Misolidio
- Eolio
Consiglio, comunque, di non ragionare in termini modali quando suoniamo un brano tonale. Voglio dire che se mi trovo, ad esempio, nella tonalità di C Maj (Do maggiore) e ho un accordo G7, su quest’ultimo accordo uso fondamentalmente la scala di Do maggiore e non la chiamo G misolidio (sol misolidia). Questo per evitare confusioni soprattutto a chi
è in uno stadio iniziale della tecnica di improvvisazione. Un accordo dipende dalla tonalità in cui si trova.
Considerazioni sui modi e sulle scale per improvvisare
Prima di iniziare a studiare le scale e i modi è molto importante precisare alcuni concetti.
- Le scale diminuite, esatonali e superlocrie non non costituiscono un sistema tonale
- Il modo dorico e qualche volta quello eolio determinano un sistema simile a quello tonale
- Non bisogna ragionare accordo = scala, ma accordo = tonalità a cui appartiene = scala tonale o eventualmente delle varianti
Facciamo degli esempi: mi trovo in F maj (Fa maggiore) ed ho in chiave il Bb;trovo un accordo Dmin7, quale scala dovrei usare su questo accordo?
Molti rispondono ( sbagliando! ) D dorico (Re dorico). Invece la scala più diatonica a quel Dmin7
è in realtà la scala di Fa maggiore. Altro esempio: mi trovo nella tonalità di C Maj e trovo di nuovo Dmin7: quale scala è più adatta?
Bene, in questo caso quella di C Maj dato che quell’accordo stavolta si trova in C maj. E’ anche vero che andando avanti nello studio dell’improvvisazione ti renderai conto che in realtà basare l’improvvisazione sul rapporto accordo = scala non è corretto. Il miglior rapporto deve essere note dell’accordo – note NON dell’accordo, cioè
tensione – risoluzione, inside – outside, dentro – fuori, in equilibrio o armonia, appunto.
Molto interessante. Ma non avete scritto un libro su tutto ciò? Lo comprerei subito!